La complessità delle situazioni e il cambio di domanda sociale da parte del territorio introducevano a metà degli anni Novanta le prime modifiche consistenti: alla “Mamma”, nella casa, venivano affiancate altre figure educative. Questa evoluzione si completerà a metà degli anni Duemila quando, vista anche la difficoltà crescente a trovare nuove persone motivate al ruolo di “Mamma”, in ogni casa diventerà operativa una equipe educativa con all’interno anche educatori di genere maschile. Non si tratterà solo di un cambiamento organizzativo: il lavoro di equipe richiederà riferimenti più espliciti alla professionalità ed alla metodologia.